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“Il profumo del mosto e dei ricordi” di Alessia Coppola

08 martedì Mag 2018

Posted by mrosf in BlaBlaBook, Recensioni

≈ 1 Commento

undefinedAncora l’odore dell’estate in una recensione e questa volta si unisce al profumo del mosto, del legame con la terra e con le proprie radici. Un legame che spezza le barriere del tempo e di qualunque dissidio possa sorgere e persistere in una famiglia e tra le persone che si amano. Perché poi c’è sempre l’amore, quello vero e puro, che torna a farsi sentire forte e a trionfare.

Questo è alla base del nuovo romanzo di Alessia Coppola, “Il profumo del mosto e dei ricordi” edito da Newton Compton, una storia d’amore e di scoperta del legame con la propria terra d’origine.

Quarta di copertina: Lavinia vive a Firenze, dove studia e lavora come restauratrice. Quando un telegramma le annuncia la morte del nonno, che non ha mai conosciuto, sarà proprio lei a partire per la Puglia per valutare l’eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un’antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti in stato di abbandono, ma trova anche una grande famiglia pronta ad accoglierla. Abituata alla città, Lavinia si sente quasi a disagio in quell’ambiente rustico, e mal sopporta le premure e l’affetto che tutti le riservano, convinti che lei sia lì per risollevare le sorti della tenuta. E invece Lavinia è pronta a venderla, anche se non ha il coraggio di confessarlo. Quel viaggio in una terra sconosciuta, selvaggia e vigorosa, ha però in serbo delle sorprese. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava a fianco del nonno, le farà conoscere ogni angolo della proprietà, la guiderà alla scoperta delle sue radici, narrandole storie che nessuno le ha mai raccontato. Ripercorrere insieme a lui quel passato, avvolto nel mistero e capace di risvegliare tanti ricordi, le farà cambiare idea su molte cose…

Alessia (che ho già apprezzato come autrice nel suo meraviglioso fantasy “Alice from wonderland” – clicca per leggere la recensione) conferma le sue doti e mi incanta ancora, questa volta con un romanzo alla portata dei nostri giorni, in cui è piacevole identificarsi e che ci trasporta in un luogo non troppo lontano da noi. Le sue parole invitano a indugiare su quello che ci raccontano i legami, sia quelli con le persone, ma ancora più con i luoghi che custodiscono le nostre radici e ci determinano.

Con una scrittura sempre poetica e delicata, il suo messaggio è chiaro: a volte dobbiamo lasciarci andare, far crollare i muri delle paure per poter realmente godere e comprendere la bellezza di quello che ci circonda e di ciò a cui siamo destinati. Se restiamo rigidi nei nostri blocchi mentali e emotivi, non concederemo mai al nostro animo di poter accogliere la bellezza di cui ha diritto.

Una carezza che gli amanti della lettura non possono perdere.

Per seguire Alessia e le sue attività di autrice e grafica http://erelneah.blogspot.it/

Per acquistare il suo ultimo romanzo, “Il Profumo del mosto e dei ricordi” https://www.newtoncompton.com/libro/il-profumo-del-mosto-e-dei-ricordi

 

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Blog Tour Live & Love, #1 recensione “Il vento dentro” di Simona Colaiuda

01 martedì Mag 2018

Posted by mrosf in BlaBlaBook, Recensioni

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Buongiorno cari lettori e ben trovati in una nuova tappa del Blog Tour Live & Love organizzato da Le Mezzelane Casa Editrice!

Se i romanzi rosa potessero essere associati a una stagione, sicuramente questa sarebbe l’estate. E “Il vento dentro” di Simona Colaiuda (Le Mezzelane Casa Editrice) ne è una prova tangibile. Una storia d’amore ambientata nel mese di agosto, vede la trama dispiegarsi e trovare il suo apice nei pochi giorni caldi di questo periodo ed esplodere nel calore di questa stagione.

Sinossi: Serena, abbandonata dal suo compagno Filippo dopo anni di convivenza, accetta l’invito rivoltole dall’amata zia Cettina a passare le vacanze con lei sperando di ritrovare se stessa tra i profumi di quella casa piena di ricordi e il dolce calore della presenza di sua zia.
Poi, complici il destino e un forte vento estivo, incontra David, un uomo dal fascino irresistibile e con la fama di conquistatore, che la condurrà per mano in un vortice di passione e amore.
Con David Serena giocherà fino in fondo la partita della seduzione e non si lascerà abbattere dai tiri meschini di Karina, innamorata cronica di David, che tenterà in ogni modo di ostacolare la loro relazione. Perché quel vento, che ora Serena sente dentro, la spinge verso di lui: con David il suo cuore ha ricominciato a battere, con un battito nuovo, più profondo, più vibrante.

Quando mi capita di leggere libri come quello di Simona mi sembra di sentirlo il vento dell’estate e mi sembra di essere in procinto di abbandonarmi a lunghe passeggiate che rasserenano il cuore mentre si immergono i piedi nell’acqua.

“Il vento dentro” è un romanzo rosa ma è anche una storia di rinascita, quella che accompagna la nostra protagonista: Serena ha un animo tormentato dall’amore incompiuto di una storia finita male, ma anche dall’abbandono di suo padre. Difficile trovare fiducia soprattutto in se stessa non avendo avuto la possibilità di gioire di una figura genitoriale al suo fianco che gliene infondesse con la sua presenza.

Serena ha sminuito la sua persona per paura di essere abbandonata, svuotata di tutto l’amore che essa stessa aveva costruito nella sua idea, con la volontà di essere amata.

La vacanza a casa di sua zia sarà per lei il momento di svolta, il momento in cui dovrà fare i conti con il passato e decidere di rilegarlo a qualcosa che non può più tornare e che non deve più ferire. E sarà il momento per lasciarsi ammaliare da una improvvisa nuova passione tanto prorompente da sembrare un fuoco che non può mai più cessare di ardere.

Un libro che riaccende la speranza anche nell’animo del lettore e quindi regala un sorriso e la voglia di lanciarsi in una nuova avventura, di farsi ricaricare da tutta l’energia che questa stagione sa donare.

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La magia continua: metti un like alla pagina Live & Love, invita tre amici a fare altrettanto, commenta il post con una frase sull’amore e concorrerai al Giveaway Live & Love: verranno estratti a sorte cinque vincitori e ognuno avrà diritto a ricevere il cartaceo di uno dei romanzi della collana (scelto della casa editrice). Le frasi più belle saranno pubblicate su delle cartoline che porteremo al Salone internazionale di Torino, e voi verrete con noi…

Per info sull’autrice http://lemezzelane.eu/testimonial-view/simona-colaiuda/#more-2857

Per acquistare il libro in versione ebook http://www.lemezzelane.altervista.org/negozio/index.php?id_product=180&controller=product

e cartacea http://www.lemezzelane.altervista.org/negozio/index.php?id_product=181&controller=product

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 “Sabbia tra le mani” di Lara Bellotti

23 venerdì Feb 2018

Posted by mrosf in BlaBlaBook, Recensioni

≈ 1 Commento

La Mezzelane Casa editrice è sempre molto attenta ai suoi poeti e si prodiga per dare voce alla poesia in una realtà che oggi sembra non voler dedicare tempo all’ascolto di anima e musica.

“Sabbia tra le mani” è il viaggio poetico di Lara Bellotti, una silloge che racconta un viaggio interiore da condividere; un’esperienza da cui trarre spunto per partire a nostra volta.

Queste poesie mi danno l’impressione di essere delle profonde riflessioni che la poetessa ha fatto dopo un lungo cammino di ricerca interiore e di analisi di ciò che le accade intorno. Il suo sguardo sensibile riesce a catturare ciò che normalmente sembriamo dare per scontato e trascuriamo.

Le prime liriche sembrano dirette proprio ai figli a cui lei dedica l’intera raccolta, poesie nelle quali lei esorta a osservare e dare un peso più attento a ciò che la vita ci offre e significa. Seguono poi subito delle liriche un po’ più personali dedicate proprio a questa ricerca interiore e a ciò che lei ha compreso dopo periodi di sconforto.

Si ha l’impressione che la poetessa traduca un malessere che può essere di molti e che vede queste persone oscillare da momenti di gioia a momenti di buio e sconforto e di nuovo verso momenti di ripresa e di conquista della felicità.

Tra le prime liriche se ne individuano alcune dedicate all’amore, e quindi al rapporto con il proprio amante, alla celebrazione del Noi dato dall’unione di due anime che si incontrano e si uniscono creando un infinito.

Si passa da liriche che hanno la forma di pensieri della poetessa, a liriche che invece esplodono in una musicalità improvvisa e in una profondità di concetti legati a questa scelta di parole e incastri diversi e aulici.

Gli argomenti ruotano intorno all’essere, al bene di se stessi e al rapporto con gli altri e a questa universalità che ci unisce e che ci fa crescere. Alcuni elementi comuni si ritrovano in più liriche come il mare e il suo effetto sul nostro animo, sulla sua forza di guarigione sulla sua capacità di ascolto, o di un ascolto che il mare induce a noi stessi.

Un altro elemento è il vento che ci accarezza e ci distende la mente. Quindi ritroviamo anche un certo legame con le forze della natura. Proprio perché credo facciamo tutti parte dell’universo ed ogni elemento è importante, ogni persona importante anche uno sconosciuto che ti abbraccia improvvisamente e ti fa riscoprire fiducia in te stessa nell’altro e speranza nel domani.

Sì, in effetti questa silloge è la conclusione di un viaggio a cui giunge una persona che ha affrontato una ricerca interiore. Quello che si evince dalle parole di Lara è proprio questo riscoprire connessione tra la bellezza dell’Io interiore, di se stessi, la divinità che abbiamo in noi stessi, e ciò che ci circonda.

Lara invita il lettore a condividere il suo personale e intimo viaggio di introspezione, di guarigione. Ma viene allo stesso tempo spinto a viaggiare esso stesso, trovare dentro di sé il coraggio per guarire dai tormenti, o semplicemente comprendere la bellezza di cui è fatto.

La scrittura di Lara è molto semplice, molto accessibile, e allo stesso tempo è custode e portatrice di un messaggio molto importante è profondo, un messaggio che già c’è sotto la superficie delle parole.

Una lettura consigliata sicuramente a chi ha bisogno di sentirsi accarezzare l’anima, ma consigliata anche a chi si è smarrito, o a chi semplicemente ama il confronto con l’altro.

Per informazioni sulla poetessa http://felicipensieri.altervista.org/

Per acquisto ebook http://www.lemezzelane.altervista.org/negozio/index.php?id_product=106&controller=product&search_query=sabbia+tra+le+mani&results=2

cartaceo http://www.lemezzelane.altervista.org/negozio/index.php?id_product=107&controller=product&search_query=sabbia+tra+le+mani&results=2

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“Sposami per un anno e un giorno” di Lorena Marcelli

20 martedì Feb 2018

Posted by mrosf in BlaBlaBook, Recensioni

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La Mezzelane Casa Editrice inaugura una nuova collana dedicata all’amore e, durante la settimana della festa degli innamorati, decido di trascorrere alcune ore delle mie letture  con il volume che apre questa nuova avventura. “Sposami per un anno e un giorno ” di Lorena Marcelli.

Sinossi: In un solo giorno Mila Mauri perde il lavoro e il compagno, che la tradisce con la sua migliore amica. Mila non è mai stata fortunata in amore e ancora non sa che il destino, a volte, gioca scherzi davvero strani. Il suo, di destino, si diverte a giocare con un passato vecchio di quindici anni e il ricordo della più bella, ma allo stesso tempo più triste, estate della sua vita. All’epoca Mila aveva trascorso le vacanze a Kinsale, in Irlanda, dove tutt’ora vivono sua zia Milly, ora quasi novantenne, e la sua più cara amica, Deidre. Entrambe le donne la invitano a tornare lì, tacendole, però, che anche Konnyr, il ragazzo che tanto tempo prima le aveva fatto perdere la testa, è tornato sull’isola. Mila e Konnyr sono più adulti, più maturi e, forse, in grado di resistere all’attrazione fisica che tanto tempo prima li aveva stregati, ma, a complicare il loro rapporto, ci si mettono zia Milly, gli amici che si sposano, un poeta matto che vive dentro un vecchio faro insieme a un labrador, un’antica leggenda e l’handfasting, il suggestivo rito celtico che Deidre e Liam hanno scelto per unirsi in matrimonio.

Un romanzo fresco, emozionante che scorre dietro gli occhi della fantasia come fossimo seduti a guardare una simpatica commedia romantica alla tv.

Una miscela perfetta di tutti gli elementi tipici del romanzo rosa, tra cui spicca sicuramente l’ambientazione: per qualche giorno mi sono sentita catapultata in Irlanda, nelle terre affascinanti delle tradizioni celtiche. Lorena riesce a farci sentire sulla pelle il trascorrere dei secoli e la loro storia radicata in terre lontane da noi, ma diventano accessibili una pagina dopo l’altra. Una sensazione che mi ha accompagnata anche mentre tenevo il libro chiuso.

Lo ripeto sempre: non sono amante dei libri rosa, ma se un racconto riesce a farmi pensare ai suoi personaggi e alle sue vicende anche quando non lo sto sfogliano, non posso che complimentarmi per il lavoro di scrittura della sua autrice.
Lo ammetto, a volte abbiamo bisogno di miele e lieto fine.

Un libro delicato eppure veloce che non posso che consigliare a pieni voti.

Per info sull’autrice http://lemezzelane.altervista.org/lorena-marcelli.html

Per acquisto ebook http://www.lemezzelane.altervista.org/negozio/index.php?id_product=116&controller=product

cartaceo http://www.lemezzelane.altervista.org/negozio/index.php?id_product=156&controller=product

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"Meravigliosa ossessione" di Cristiana Danila Formetta

09 venerdì Feb 2018

Posted by mrosf in Recensioni

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Meravigliosa OssessioneTre racconti brevi sono contenuti nella raccolta di Cristiana Danila Formetta “Meravigliosa ossessione”, edita per la Serpent Kiss Digital.  Ancora una volta Cristiana dimostra di essere maestra nell’arte della letteratura erotica, e i racconti diventano efficaci nell’esprimere il significato del titolo.

Amore e ossessione.

Passione e ossessione.

Sesso e ossessione.

Le tre protagoniste sono tormentate da un amore malato che non hanno potuto vivere se non lasciandosi segnare nell’animo. È per questo che nonostante il tentativo di voltare pagina e di cambiare direzione nessuna di loro riesce a vivere serenamente e a dimenticare gli amanti che le hanno fatte innamorare e soffrire.

La “Meravigliosa ossessione” descritta da Cristiana è quindi l’amore idealizzato, un amore totale, non solo in quanto sentimento ma che si traduce con impulsi irrefrenabili. Un amore che alimenta e nutre ciò che si tramuta in un pensiero compulsivo. L’idea fissa che disturba ogni ragionamento, ogni pensiero e ogni comportamento.

Il tono non è però quello drammatico della sofferenza: è interessante l’intrigo che fa da sfondo e che provoca una certa suspense nello scorrere delle pagine, quasi ci trovassimo di fronte a un testo ad alta tensione (e non solo del tipo sessuale).

È interessante il cambio di timbro delle tre protagoniste. Nei primi due racconti la voce narrante è in prima persona ed è efficace a esprimere la malata perversione che ossessiona appunto i pensieri e le azioni delle due.

Nei primi due racconti, quindi, si sente in modo molto più pregnante e anche doloroso il turbamento che ha condizionato la vita delle due donne. Queste dimostrano di non essere libere nel pensiero ormai infettato dalla presenza seppur passata di un uomo che ha segnato tutto il loro costrutto.

Nel terzo invece, l’assillo è dato da un gioco di dominio, del quale la protagonista diventa succube senza considerare l’alternativa del rifiuto; come se fosse uno schema naturale.

La scrittura di Cristiana si conferma elegante e sofisticata, ma anche accessibile a ogni lettore. Un testo, ribadisco, ad alta tensione, in cui l’adrenalina trova svariati punti di origine.

Un testo che non può mancare nella vostra libreria.

Per info sull’autrice e acquisto libro http://serpentkissdigital.gq/meravigliosa-ossessione-cristiana-formetta/

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"Botte ad Ernest Hemingway" di Francesco Orlando e "L'omino dei semafori" di Giuseppe Castelluccio

05 lunedì Feb 2018

Posted by mrosf in Recensioni

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Doppia recensione oggi, cari amici lettori, perché al centro delle mie riflessioni ci sono due brevi racconti.

“Botte ad Ernest Hemingway” di Francesco Orlando e “L’omino dei semafori” di Giuseppe Castellucccio, mi sono stati consegnati qualche tempo da questi ragazzi di Caserta, due racconti simili per l’atmosfera surreale che li avvolge, ma molto diversi per toni e intenzioni.

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“Botte a Hemingway” scritto da Francesco Orlando è un racconto molto veloce e ironico che ha tutte le fattezze di un cortometraggio e che si lascia immaginare con molta facilità. Racconta il ritorno al passato di due ragazzi che discutono di amore e letteratura e fregature, e che vogliono picchiare Hemingway. Il lettore viene trasportato in questa storia in modo immediato. I pochi dettagli descritti danno subito l’idea dell’ambientazione e di quello che avviene, e tutto il testo si legge con il sorriso sulle labbra, e sarebbe bello scoprire come i personaggi del racconto si sono poi destreggiati nella evoluzione che conclude questo racconto.

 

 

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Per quanto riguarda “L’omino dei semafori“, scritto da Giuseppe Castelluccio, la storia è molto diversa. Anche in questo caso abbiamo un racconto molto breve che non sarebbe difficile immaginare come un cortometraggio, ma la scrittura è già più attenta, un po’ più ricercata e c’è proprio una narrazione poetica che vuole essere condivisa.
Giuseppe ci racconta una storia d’amore che è apparentemente la storia d’amore verso una persona, ma che poi si rivela la storia d’amore verso il mondo che ci circonda e soprattutto verso se stessi. Questo omino dei semafori è una persona che si è spesa tanto per gli altri e che ha sofferto per questo. Ma è evidente che egli non ha osservato attentamente le bellezze che lo circondano e che non ha vissuto realmente per se stesso. Per cui Giuseppe racconta una favola nella quale il finale porta proprio a riflettere sull’importanza di concedersi tempo e spazio per guardare intorno al mondo che ci circonda e scoprire le bellezze che ci possono arricchire l’animo giorno per giorno.

In generale penso che entrambi i racconti siano delle prime prove di scrittura interessanti che vanno corrette sicuramente, ma che rappresentano dei punti di partenza da coltivare. Ci sono delle potenzialità in entrambi i racconti che non trascurerei.

E poi, i due racconti mi sono stati consegnati sotto forma di brochure di poche pagine, ma entrambi hanno una copertina coerente che presagisce il contenuto, dettaglio che indica la cura e l’attenzione che gli autori hanno messo nel proprio lavoro.

Per info sugli autori:

Francesco Orlando https://www.facebook.com/BotteadErnestHemingway/

Giuseppe Castellucci https://www.facebook.com/LOminodeiSemafori/

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"Amorevoli Asimmetrie – L’arte di fuggire ancor prima d’essere inseguiti" di Vanessa Sacco

29 lunedì Gen 2018

Posted by mrosf in Recensioni

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Buongiorno amici lettori,

oggi torno a raccontarvi un’autrice già recensita tra queste pagine con il suo primo lavoro, “Il viaggio di Joelle” (Roundrobin, 2005). Si tratta di Vanessa Sacco che finalmente torna tra gli scaffali con un nuova e interessante prova letteraria, “Amorevoli asimmetrie – L’arte di fuggire ancor prima d’essere inseguiti“, affidato alle cure de La Mezzelane Casa Editrice.

Sinossi: L’ambizioso Lio si imbatte per caso nel problematico Sam, in preda a una crisi di nervi davanti a un cartellone pubblicitario raffigurante una donna col collo tagliato. Nasce così una conoscenza che catturerà Lio al punto da portarlo a disegnare gli incubi, le allucinazioni e tutti gli strani disturbi psichici del suo nuovo amico e a credere di poterne addirittura ricavare un fumetto. Allo scopo però di realizzare il suo sogno Lio dovrà prima riuscire a svelare i segreti che l’amico ha custodito per quasi trent’anni, per appropriarsi del suo vasto mondo immaginifico. Lio si imbatterà così nel personaggio di Luna, fanciulla amata e mai dimenticata dal suo bizzarro amico e sarà catturato dalla storia di Nemo Gareffi, padre di Sam, venuto a mancare prematuramente. Lio dovrà fare i conti anche con i propri fantasmi: il compromesso mal digerito di trasferirsi dalla sua rampante Milano in una sperduta località del sud per obblighi morali verso suo padre; una relazione ancora non dichiaratamente naufragata con la propria compagna; un’identità di genere mai pienamente accettata; la propria onestà intellettuale vanificata dall’entrata in scena del subdolo direttore editoriale di una nota testata fumettistica. In un epilogo imprevisto, le parti finiranno per capovolgersi: l’approfittatore si ridurrà a tramite inevitabile per la rinascita dell’ignara vittima; il mentecatto da usare asservirà sempre più il proprio aguzzino, trovando nel suo aiuto interessato la via per la verità.

La prima cosa che salta all’occhio di un lettore che ha apprezzato entrambe le opere di Vanessa è la differenza sostanziale per stile e contenuti tra il suo primo lavoro e questo. Innanzitutto i toni: mentre il primo romanzo è più malinconico e introspettivo, questo lavoro, seppur caratterizzato da profonde analisi dell’animo e della mente umana, vuole invece presentarsi con un tono più esilarante, più fresco, più veloce e talvolta anche ironico.

In realtà “Amorevoli asimmetrie” è un vero e proprio grattacapo che trascina il lettore in un turbine di vicende abbastanza assurde da creare e alimentare continua curiosità.

Vanessa presenta una serie di personaggi messi a confronto e tante analisi del comportamento umano. Molte sono le digressioni che allungano le pagine, le descrizioni dei ragionamenti di Leonida che riflette e cerca di sbrogliare le matasse oscure dei suoi compagni di avventura e le riflessioni che ne risultano riguardo se stesso.

È un lavoro esilarante per le vicende assurde che lo albergano, ma non è un libro veloce. Quasi come se Vanessa volesse farci percepire i meccanismi di una mente attiva e affamata di conoscenza, così i capitoli vengono aperti sempre con una premessa negli stessi ragionamenti; si rimanda sempre a qualche romanzo letto dal protagonista o qualche  avvenimento che ha vissuto, come se il ragionamento partisse da lontano e facesse mille capriole prima di raggiungere una conclusione. Insomma, quello che avviene di solito in una mente riflessiva che si trova a vivere situazioni assurde.

Sì’, “Amorevoli asimmetrie” è un grande enigma raccontato con toni ironici.

A 10 anni dalla sua prima pubblicazione Vanessa ha partorito un romanzo ricco, con personaggi caratterizzati in modo attento e preciso. Ad ognuno di essi Vanessa dona il giusto spazio, e per questo, alla fine del libro, tutto torna.

Ma, così come tutto torna, così tutto resta aperto e il lettore può concludere la lettura decidendo liberamente di interpretare l’epilogo a proprio piacimento.

Se il libro vi incuriosisce potete trovare qui notizie sull’autrice http://www.lemezzelane.altervista.org/vanessa-sacco.html

e indicazioni per acquistarlo http://www.lemezzelane.altervista.org/negozio/index.php?id_product=53&controller=product

 

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"Diari di donne in panchina" di Fiorella Cacereri

26 venerdì Gen 2018

Posted by mrosf in Recensioni

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Buongiorno amici lettori,

oggi mi trovo a recensire una raccolta di racconti scritta da Fiorella Carcereri, “Diari di donne in panchina” e edita da Arpeggio libero editrice, che ci permette di portare l’attenzione sull’amore malato, sulla fragilità e sul bisogno di trovare lungo il proprio cammino persone fidate e sincere.

Protagoniste di questa raccolta sono le donne, e quelle presentate in questi cinque racconti scritti da Fiorella purtroppo si trovano a fare i conti con uomini psicologicamente crudeli, insensibili, egoisti. Ma sono anche donne che purtroppo dimostrano di non avere difese, scudi, protezione.

Le donne in panchina, allora, sono le donne che hanno bassa autostima, donne che non si amano abbastanza, talmente insicure e bisognose di attenzione da cadere dopo poche battute nelle grinfie o nelle braccia o nelle parole di chi dimostra anche solo un minimo di interesse per loro.

Le donne in panchina sono quelle che, pur di avere attenzione, si accontentano di essere trattate anche come stracci vecchi da chi non ha sentimenti ma solo interesse ad alimentare il proprio ego.

Sono donne che desiderano un riscatto, una vendetta, quando comprendono (ma solo dopo averci sbattuto più volte la testa) di avere a che fare con persone indegne, e si mostrano buffe all’apparenza in questi tentativi che non portano a molto, purtroppo.

In alcuni punti, proprio questi comportamenti mi hanno fatto storcere il naso. Ho trovato alcune situazioni poco credibili, ma è vero che spesso la realtà supera la fantasia e mi sono rattristata all’idea che esistano al mondo donne così fragili da comportarsi nei modi raccontati da Fiorella.

Anche se l’autrice intende evidenziare la diversa sensibilità che c’è tra l’animo maschile e quello femminile, ai miei occhi salta invece un’altra caratteristica di tutti i personaggi narrati: in qualche modo, ognuno di essi, è “malato”; ognuna delle anime descritte ha problematiche molto profonde. Gli uomini per egoismo, le donne per bassa autostima, entrano in connessione sempre personalità che in qualche modo sono “rotte”.

E così ritroviamo donne che prendono treni e fanno chilometri per incontrare uomini che non hanno mai visto prima di persona e che non conoscono per niente. Donne che decidono di partire e andare all’estero con degli sconosciuti. Donne che si fanno calpestare e stalkerizzare e che dopo tre incontri fuggitivi anche soltanto di scambi di messaggi si dicono già innamorate.

Personalmente non le ho trovate credibili, ma voglio immaginarle come persone molto fragili, corrotte dalle cattive esperienze che hanno avuto nella vita. E credo che questo fosse l’intento di Fiorella: spingere all’estremo delle situazioni nei toni e nelle descrizioni per denunciare qualcosa. E quello che ne emerge sono tanta rabbia e tanta tristezza.

Fiorella denuncia qualcosa: non è l’evidente rapporto tra uomo e donna, ma il bisogno di rapporti autentici e curati; rapporti di rispetto; il bisogno di attenzione di persone fragili che non è quella data da un uomo ma da una persona che tiene davvero al nostro benessere. Credo sia questo lo scopo di questa raccolta, l’intenzione di Fiorella.

Per info sull’autrice http://www.arpeggiolibero.com/autori/manufacturers/fiorella-carcereri?tmpl=component e acquisto libro http://www.arpeggiolibero.com/lista-categorie/racconti/diari-di-donne-in-panchina.html

 

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"Pathos" di Mariarosaria Ruotolo

22 lunedì Gen 2018

Posted by mrosf in Recensioni

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Tag

autrice, bellezza, donne, giovinezza, Mariarosaria Ruotolo, passione, pathos, Pluriversum edizioni, poesia, poetessa, silloge

Risultati immagini per Pathos mariarosaria ruotoloSalve amici della lettura,

oggi vi presento la silloge poetica “Pathos“, edita da Pluriversum Edizioni di Ferrara, che segna il debutto della giovane autrice casertana, Mariarosaria Ruotolo. Un’opera molto interessante che già per struttura e intenzione rivela una maturità e una profondità d’animo degni di attenzione.

Si tratta di una raccolta poetica con una struttura circolare, con la quale la poetessa vuole raggiungere soprattutto i suoi coetanei attraverso tutte le forme della poesia e della prosa. Il libro, infatti, si apre con un monologo. Comprende, poi, una parte di poesie in italiano, una in vernacolo, una in inglese e una in latino, prima di lasciare spazio a dei testi in prosa e concludersi con un ultimo monologo.

Mariarosaria dimostra di avere un animo ricco di buoni sentimenti, di aver dovuto già affrontare diverse prove nella vita; di aver fatto esperienza anche solo per empatia di tante questioni. Il suo animo sensibile la porta a esprimere verso i suoi coetanei  quello che lei ha compreso di questo viaggio chiamato vita che già le ha mostrato tanti lati oscuri e tante meraviglie. Quindi il suo monologo iniziale diventa uno sprone per i suoi coetanei a non arrendersi, a procedere, a dare sempre il massimo di se stessi e fare della propria vita un’opera d’arte.

La silloge, poi, continua con poesie divise appunto per tipologia.

Il tema dominante è quello della separazione e dell’abbandono. Ma ci sono anche tanti versi dedicati alle donne, alla legalità e alla bellezza.

Tenere si rivelano le liriche legate alla sua età, che dimostrano il suo amore anche per i suoi coetanei e per la giovinezza. Ho notato una forza particolare nell’esprimere ciò che i fatti di cronaca e di attualità le hanno smosso dentro. La sua sensibilità le ha permesso di immedesimarsi in alcune situazioni e trovare come valvola di sfogo e denuncia la poesia.

E forse, è proprio questo connubio tra la sua giovane età e la maturità che lei dimostra nel fare esperienza e interessarsi a ciò che accade intorno a impressionare il lettore e trovare comunione nella sua opera.

La maturità poetica invece si riscontra soprattutto nella parte della silloge dedicata ai versi in vernacolo. Anche se è una parte molto breve, è quella che ho apprezzato di più sia per la cura, sia per l’attenzione messa dalla poetessa, sia per la passione che emerge tra queste liriche più che nelle altre. La passione e il coinvolgimento di questa ragazza per la sua terra e per la lingua della sua terra è qualcosa di cui il lettore può fare esperienza sulla propria pelle; qualcosa che non lascia indifferenti e la cui bellezza commuove.

La parte che invece mi ha convinta un po’ di meno è quella dei testi in prosa. Non lo dico per una questione di forma o di contenuto. Sono senza dubbio testi scritti in modo chiaro, appassionato ed energico. Mariarosaria, anche in questo caso, dimostra bravura ed efficacia nell’esposizione dei suoi pensieri, ma per una questione di coerenza poetica li avrei inseriti in una raccolta a parte, magari creando una sorta di “saggio poetico”.

Ho la sensazione che siamo al cospetto di una penna felice che farà parlare molto di sé; di un’autrice che saprà dare ancora voce a una generazione, cogliendone i tratti che la modernità e la tecnologia tendono a oscurare. Sono convinta che i giovani hanno bisogno di personalità come quelle di Mariarosaria anche e soprattutto per non dimenticare che il proprio animo va curato e nutrito di bellezza, di quella bellezza che si nasconde nella poesia della vita.

La silloge di Mariarosaria Ruotolo può essere acquistata direttamente dall’autrice, il cui indirizzo e-mail per qualunque informazione è maryruotolo61@gmail.com , oppure ordinata in tutte le librerie “Feltrinelli” d’Italia, presso la libreria “Hamletica” di Maddaloni (CE) e “Pascarella” di Santa Maria a Vico (CE).

 

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"3:33" di Danjel Maraniello

08 lunedì Gen 2018

Posted by mrosf in Recensioni

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Una raccolta di cinque racconti surreali e horror è il lavoro di esordio di Danjel Maraniello, pubblicato per la LFA Publisher. Una raccolta che si rivela interessante sin dalle prime battute, in cui il giovane autore utilizza metafore interessanti per parlare della società attuale e di tutti i disagi che la caratterizzano.

Mi piacciono le metafore che ha utilizzato e lo stile generale di ogni racconto. Mi piace l’immedesimazione e l’empatia che riesce a creare. E mi piace l’ironia con cui chiude il cerchio descritto.

I 5 racconti della raccolta non sono assolutamente privi di rimandi ad analisi o metafore più profonde che riguardano la nostra attualità, che riguardano la vita quotidiana, i disagi dei giovani, soprattutto la loro incapacità di vedere un futuro che possa essere progettato con speranza. O anche il disagio di sentirsi incompresi, emarginati.

I personaggi di Danjel ricomprendono già nella loro caratterizzazione tanti elementi che possono creare discussioni, che possono muovere riflessioni nel lettore. Personaggi che si muovono fino al limite, ed è proprio su di esso che mostrano la vera natura di cui è fatto l’animo umano, che può sfociare nel profondo egoismo, nella disperazione, oppure salvarsi.

Danjel ha ottime capacità descrittive e narrative che permettono al lettore di estraniarsi dalla realtà e immergersi totalmente nella lettura di questi racconti che sembrano ottimo materiale per una trasposizione cinematografica.

L’unica pecca del libro, purtroppo, resta l’editing. Per chi adora la lingua italiana scritta bene ci sono dei punti che mi dispiace non siano stati rivisti con un editing più efficace perché questo mi ha fatto storcere il naso nella lettura. Ma questo non sempre dipende dall’autore.

Tuttavia, Danjel ha ottime capacità descrittive e narrative e credo abbia trovato il genere adatto al suo essere. Spero che continui su questa strada e che ci faccia leggere presto altre nuove opere.

Per info su autore https://www.lfaeditorenapoli.it/i-nostri-autori-i-nostri-eventi/maraniello-danjel/

Per acquistare il libro https://www.ibs.it/333-libro-generic-contributors/e/9788899972714

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