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Bruno Sebastiani risponde a bruciapelo!

10 martedì Ott 2017

Posted by mrosf in A Bruciapelo

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Tag

blogtour, Bruno Sebastiani, intervista, Le Mezzelane Casa Editrice, tre domande

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Cari amici lettori,

oggi è il turno di Bruno Sebastiani, autore di “Mai e sempre” edito da Le Mezzelane Casa Editrice, di essere interrogato a bruciapelo!

Un luogo, una melodia, un momento della giornata, una persona: chi è la tua musa?

Premetto che quando scrivo ho sempre della musica nelle orecchie, musica classica, ma questo non c’entra. Musa, non so se sia appropriato, è la teoria infinita di emozioni che mi porto dentro e che mi fanno essere come sono, e da cui attingo, teoria che per ogni giorno che passa si allunga di un giorno, nel senso che oggi sono diverso da ieri e così via.

Cosa provi fisicamente durante il processo creativo, dal momento in cui nasce l’idea, al momento della stesura?

Dal punto di vista fisico scrivere per me è come partire per un’ascensione in montagna, c’è la fatica e c’è la forza traente che mi spinge a guadagnare la vetta per appagarmi di una visione d’insieme che dal basso è impensabile. Ciò è per dire che quando riemergo al presente dopo un paio di ore di scrittura mi sento svigorito e soddisfatto insieme, come se ogni volta portassi a buon fine una maratona. Però tagliare il traguardo non sempre basta, bisognerebbe piazzarsi ai primi posti e questo solo in rari casi mi riesce.

La passione per la scrittura è più un dono o una maledizione?

Né dono né maledizione, è un rovello, è un pungolo che mi lavora nel cervello, sembra che io non sappia stare senza un libro da scrivere, senza una storia da inventare, senza una vicenda realmente accaduta da rivisitare. È un modo che ho affinato negli anni per penetrare più compiutamente i vari coinvolgimenti della vita.

Per info sull’autore e acquistare il libro http://www.lemezzelane.altervista.org/bruno-sebastiani.html

oppure https://www.ibs.it/mai-sempre-libro-bruno-sebastiani/e/9788899964283?inventoryId=62912545

 

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Recensione de "Il cerchio" di Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone terza tappa del blogtour promosso da Le Mezzelane Casa Editrice

08 domenica Ott 2017

Posted by mrosf in Recensioni

≈ 3 commenti

Tag

blogtour, cerchio, consapevolezza, desiderio, donarsi, dono, emozioni, eros, erotica, erotismo, fantasia, freni, gente, giochi, il cerchio, la stanza segreta, Le Mezzelane Casa Editrice, letteratura, lettere, libertà, libri, limiti, morale, paura, pregiudizi, pudore, recensione, romanzo, sacrificio, scrittura, universo, vita

Blog Tour «Il cerchio»

Nuovo blogtour organizzato da  Le Mezzelane Casa Editrice che ci conducono nella loro stanza segreta per incontrare Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone e accogliere le parole che segnano il loro debutto letterario con “Il cerchio“.

Per entrare in questa stanza però bisogna essere pronti e sapere che quella che andremo a fare non sarà una passeggiata, ma una vera e propria esperienza che ci chiederà qualcosa in cambio. A dire il vero, penso che in genere ogni volta che si intraprende una lettura erotica si debba lasciare qualcosa fuori da quella stanza: lasciare stare i pregiudizi, il pudore e forse anche un po’ della morale a cui il buon costume ci ha abituati.

Sinossi: Melissa è una ragazza semplice che conduce una vita comune, ma l’incontro inaspettato e che si scoprirà non essere del tutto casuale con Roberto, sconvolgerà la sua normalità e la proietterà in una nuova “filosofia”. Roberto, infatti, è un cultore delle pratiche BDSM (Bondage, Dominazione, SadoMaso) e in lei ha subito individuato la donna da plasmare ed educare affinché acquisisca le doti necessarie per diventare la sua schiava. La storia di un Amore a volte incredibile, dove la mente può essere forgiata e resa malleabile, pronta a un percorso complicato, dove la figura femminile viene rivestita della sua libertà e rispettata fino in fondo, dove si fanno scelte che non sono univoche.

Il libro si apre con una presentazione diretta dei nostri protagonisti, dei loro caratteri e del modo di porsi rispetto al mondo. Subito si passa al racconto del loro primo incontro, e, senza perdere tempo, si entra in quel cerchio di cui si assaggeranno l’esistenza e la consistenza quando lo si sarà accolto è vissuto senza freni, limiti o paure.

Non è importante la trama, a dire il vero non c’è. In questo genere di letture quel che vuole l’occhio, quello che cercano i sensi sono le sensazioni che stimolano la mente, l’immaginazione e la fantasia. Quello che quindi conta al di là delle scene di erotismo (molto spesso estremo) sono le implicazioni psicologiche che coinvolgono i personaggi e i concetti su cui si basa tutta la loro relazione.

Non è convenzionale il legame tra Melissa e Roberto. Non è un amore fatto di routine comune, ma è un amore estremo vissuto nella stanza dei giochi con forti implicazioni emotive. Quello che sfocia nell’atto fisico è quindi il risultato di nodi psicologici sciolti e sostituiti da altri legami indelebili.

Appartenenza, sacrificio, il dono, mia, sua sono i concetti di base, da cui scaturisce un senso di benessere e serenità e libertà che nell’evoluzione psicologica del personaggio di Melissa segna la sua crescita e la sua rinascita.
L’appartenenza che si costruisce attraverso il dolore. E le attese sofferte che sono costanti, ritmo che cadenza il rapporto tra Melissa e Roberto.

Una lettura che personalmente trovo impegnativa e sofferente, perché, al di là dell’erotismo, mi spinge a pormi molte domande sui rivolgimenti psicologici dei personaggi coinvolti.
Il controllo del padrone sulla mente della schiava, così forte da scatenare reazioni fisiche impetuose. Non è facile. Non solo chiede una predisposizione alla letteratura erotica, ma anche apertura verso la filosofia del BDSM, un ramo che personalmente mi suscita sempre tante domande.

Il romanzo di Antonella e Pierpaolo, quindi, non è solo la storia di una relazione sessuale ma un vero e proprio lavoro di costruzione e rivelazione psicologica di una mente e di un cuore che si aprono e si donano ad un mondo nuovo, scoprendolo proprio.

Il punto di vista e quello di Melissa, della donna razionale e sempre attenta nell’esporsi sentimentalmente, che si metterà in totale discussione e cambierà sguardo su ogni cosa dopo l’incontro con Roberto, riuscendo così a scoprire nuove parti di se stessa.

Un altro dei concetti che avvolgono questa storia è quello del sacrificio: il donarsi all’altro diventa un vero e proprio sacrificio di sé, della propria libertà fisica e mentale, ma tutto avviene sempre a partire da una scelta consapevole. Il padrone istiga, induce; la schiava accoglie e si dona.

Preparatevi dunque a tenere il fiato sospeso: questo romanzo non è un respiro di fresco sollievo. È una guerra dei sensi, un conflitto interiore, un confronto con una realtà che è una scelta filosofica di vita. Una vera e propria esperienza letteraria che chiede al lettore totale apertura mentale e il compromesso dell’accettazione fino a che non verrà scritta la parola fine.

Potete seguire l’esperienza letteraria di Antonella e Pierpaolo sulla pagina fb: https://www.facebook.com/PierAnto.IlCerchio/?fref=ts

Inoltre vi ricordo che tra tutti coloro che commenteranno sui cinque blog e sull’evento creato ad hoc dalla casa editrice ( Link) verranno estratte a sorte tre copie in ebook e una cartacea del romanzo edito da Le Mezzelane Casa Editrice.

Per info sugli autori: http://www.lemezzelane.altervista.org/cataldo-ardizzone.html

Per acquistare il libro: https://www.ibs.it/cerchio-ebook-pierpaolo-ardizzone-antonella-cataldo/e/9788899964078?inventoryId=49367238
o http://www.lemezzelane.altervista.org/negozio/index.php?id_product=10&controller=product

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Recensione di "Mai e sempre" di Bruno Sebastiani, terza tappa del blog tour organizzato da Le Mezzelane Casa Editrice 

23 sabato Set 2017

Posted by mrosf in Recensioni

≈ 2 commenti

Tag

1980, 1989, 2006, Berlino, blablabook2000, blog tour, blogtour, Bruno Sebastiani, Emil, emozioni, famiglia, gente, Germania, Le Mezzelane Casa Editrice, libri, mistero, muro, personaggi, persone, racconti, romanzo, storia, vita

Blog Tour «Mai e Sempre» di

Consueto appuntamento con il blogtour organizzato da Le Mezzelane Casa Editrice, che questa settimana dedica il suo spazio al romanzo “Mai e sempre” di Bruno Sebastiani.

Sinossi: Il romanzo racconta la storia del giovane Emil Koldau, nato nel 1980 a Moritzburg, un paese non lontano da Dresda, nel tempo in cui la Germania è ancora divisa in due blocchi contrapposti. Per i primi tre anni Emil Koldau cresce con la sensazione di vivere in un regno di cui lui n’è il principe e suo padre n’è il re. Ma suo padre muore e il suo cadavere viene ritrovato con quattro proiettili di  Kalashnikov AK-47 in pieno petto. Il caso viene archiviato lasciando aperto un dilemma: Heinrich Koldau è rimasto ucciso nel momento di compiere un reato, oppure perché testimone di un reato commesso da altri? Il tempo passa, il piccolo Emil Koldau cresce, lascia Moritzburg e va a vivere nel settore est di Berlino. Nel 1989, cade il muro, la città di Berlino si riunifica e la Germania azzera i decenni più disastrosi della sua storia per ricominciare daccapo. Nel fervore della riunificazione tutto sembra possibile, ma per Emil la morte misteriosa di suo padre è come un angolo buio nella sua mente, lui non ci pensa, ma a volte accade qualcosa che lo costringe a pensarci. Difatti una sera, per la suggestione ricavata dalla visione di un film, decide che è venuto il tempo di far luce sulla morte di suo padre.

“Mai e sempre” è un saggio storico nelle vesti di romanzo. Attraverso la storia di Emil e della sua famiglia, Sebastiani ci racconta la storia che dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri ha caratterizzato la Germania e la città di Berlino.

L’incipit è molto intrigante, e fa pensare ad un mistero da svelare. L’attenzione quindi vieni subito catturata. Attraverso vari passaggi temporali che riguardano non soltanto il protagonista Emil ma anche la sua famiglia, l’autore può raccontare gli eventi storici che hanno interessato la Germania e il mondo in quel periodo storico.

Le sue spiegazioni sono tutt’altro che noiose, anzi si tratta di un racconto così attento e sentito che il lettore non può fare a meno di fermarsi un attimo e ricordare che si sta parlando di qualcosa che realmente è accaduto. Quindi, al di là di ciò che vivono i personaggi, protagonista principale del romanzo accanto a Emil è sicuramente la storia.

Quello che ho notato nella lettura è una malinconia costante nella scrittura, nei toni utilizzati per le descrizioni e le spiegazioni. Nulla di inappropriato però visto che si parla di un momento storico che è stato assolutamente difficile per l’umanità, e che ha segnato la storia stessa di una città e della sua popolazione.

Nel descrivere le vicende che accadono ad Emil e alla sua famiglia, supportato da gli eventi storici, Sebastiani costruisce dei personaggi e l’evolversi delle vicende attraverso le decisioni che questi prendono, delle azioni che questi svolgono, tutte assolutamente coerenti con ciò che è storicamente avvenuto. Il lettore quindi può dirsi soddisfatto di questo legame che viene a costruirsi tra lui e l’autore attraverso la scrittura, un rapporto di onestà di fatti citati e vicende verosimili.

La scrittura di Sebastiani ha un modo gentile anche se malinconico di riscrivere i fatti, e quindi di presentarmi una storia che comunque io conosco in un modo empatico. Credo che questo sia un importante pregio di un autore che vuole raccontare dei fatti avvenuti nella storia dell’umanità. E credo che questo libro possa aiutare molti giovani ad avere una certa consapevolezza di alcune vicende che forse vengono attualmente trascurate, come la maggior parte dello studio proprio della storia.

Mentre la prima parte del libro fa diversi salti temporali all’indietro per raccontare il passato della famiglia di Emil e della Germania che lui vive, tutta la seconda parte si concentra sul 2006, anno di ambientazione della vicenda principale, quindi quella che riguarda il giovane. Da questo punto inizia la ricerca che lo porterà a far riaffrontare ancora una volta la questione irrisolta della morte di suo padre e il desiderio di conoscere quest’uomo che lui ricorda vagamente; di farlo attraverso il racconto dei suoi amici e delle persone che lo hanno conosciuto e vissuto per più tempo.

Non può immaginare che questo desiderio di dare una vera fisionomia a suo padre, questo desiderio di dare una spiegazione alla sua morte, lo porterà invece ad affrontare delle verità che forse non avrebbe voluto mai sentire.

Quello che con questo romanzo Sebastiani ci vuole raccontare è il coraggio che ci vuole ad affrontare e accettare la verità, che non sempre è piacevole.

Una volta scoperta questa verità, il giovane sentirà di aver perso qualcosa, ma Sebastiani ci fa capire che è solo facendo spazio, solo liberandosi dei tormenti che possiamo accogliere davvero qualcosa di nuovo. Ed è così che infatti il romanzo termina.

Non vi sto svelando il finale, vi sto soltanto dicendo che il viaggio descritto dall’autore non ha un finale né lieto né triste, ma è una lezione che ancora una volta possiamo trovare dallo studio o dall’analisi della storia, da tutto ciò che gli uomini hanno fatto; una lezione da cui possiamo prendere spunto e con cui possiamo sentirci in comunione.

La vita, in effetti, è costituita da molte sfaccettature, e la gioia talvolta non è così chiara, non è così piena o comunque non lo è in modo immediato.

Il romanzo di Sebastiani è evidentemente scritto con trasporto e con passione, con maestria e consapevolezza: si nota uno studio attento del periodo analizzato e descritto; descrizione che non rallentano il ritmo della storia ma si intrecciano perfettamente con le vite dei personaggi.

L’unica pecca di questo romanzo, a mio avviso, è chi si sente molto la voce dello scrittore: una similitudine tra il modo di parlare della voce narrante e di quella dei personaggi, con un cambio di registro troppo lieve e velato. Ma nulla che disturbi, anzi, credo sia elemento distintivo dello stile dell’autore.

Per questo promuovo il libro e sottolineo una considerazione che ho fatto sin dalle prime pagine di lettura: le giovani generazioni dovrebbero leggerlo anche soltanto per ascoltare con un trasporto e un’attenzione diversi una parte del nostro passato, una parte del passato dell’umanità che è stata determinante per tante relazioni per tante questioni che sono ancora in ballo. Il nostro presente si costruisce sulla consapevolezza delle nostre radici, di ciò che accaduto alla storia di ciò che accaduto nel tempo all’uomo, e mi piace pensare che un libro come “Mai e sempre” possa essere una maniera trasversale di avvicinarsi a ciò che fa parte dell’umanità.

Vi invito quindi a leggere questo libro e vi ricordo che tra tutti coloro che commenteranno sui cinque blog impegnati nel tour e sull’evento creato ad hoc dalla casa editrice ( https://www.facebook.com/events/156995798194827/ ) verranno estratte a sorte tre copie in ebook e una cartacea del romanzo edito da Le Mezzelane Casa Editrice.

Per info sull’autore e acquistare il libro http://www.lemezzelane.altervista.org/bruno-sebastiani.html

oppure https://www.ibs.it/mai-sempre-libro-bruno-sebastiani/e/9788899964283?inventoryId=62912545

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