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Archivi tag: dilemma.

.89.

03 lunedì Nov 2014

Posted by mrosf in duemilaQ

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alternativa, dilemma., esplosione, indugio, inquietudine, istante, occasione, passaggio, portone, possibilità, via

Le nuvole. Quelle evoluzioni che si appoggiano sull’animo e creano ombre. Quelle scure che sembrano accompagnare presagi di dolore; quelle che lasciano uno spiraglio al sole per trionfare. Quelle cariche di sfumature di colore, cariche di luce o pioggia. Le nuvole rosse di un tramonto che annuncia un domani sereno. Quelle che affaticano il petto con tormenti irrisolti. Quelle soffiate via dalla folata decisa di un gesto coraggioso. Le nuvole che arricchiscono il cielo di storie da raccontare. Quelle rapide che durano il tempo di un passaggio verso un nuovo altrove; il tempo di confondere le idee. Quelle che, passando, mutano il battere della luce su un oggetto e permettono di comprenderlo meglio. Le nuvole che oscurano e che poi passano.

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.88.

29 mercoledì Ott 2014

Posted by mrosf in duemilaQ

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ansia, apprensione, conclusione, decisione, determinazione, dilemma., esplosione, indugio, inquietudine, portone, possibilità, via

Il limite, quello che nasce dal dolore e condiziona le scelte; quello che genera dal timore; quello che gli altri ci costruiscono addosso con le loro insicurezze. Il limite che innalziamo nella nostra mente e delimita i sogni che potremmo realizzare. Il limite che ci incuriosisce e ci spinge a sporgerci dal burrone; quello che ci fa arretrare. Il limite che deve essere superato, quello che è meglio non valicare. Il limite che avvicina alle persone, e quello da abbattere affinché esse possano vivere nella loro libera essenza. Il limite invisibile e inconsapevole, quello più importante, che sai di aver avuto solo dopo averlo superato. Il limite è un confine entro il quale – oltre il quale – c’è sempre un universo da esplorare.

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.82.

08 mercoledì Ott 2014

Posted by mrosf in duemilaQ

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alternativa, ansia, apprensione, conclusione, decisione, determinazione, dilemma., istante, occasione, opportunità, passaggio, possibilità, segretezza

Le debolezze, che rivelano il nostro essere. Quelle a cui ci rassegniamo per pigrizia, impazienza. Le debolezze a cui ci si arrende perché non si conosce la capacità della propria forza; perché non ci si concede tempo per conoscere se stessi. Quelle che sono tentazioni che si abbattono solo cedendo. Quelle ossessive che possono solo ferire; quelle che deludono perché caricate da troppe aspettative. Le debolezze degli altri che facciamo fatica a capire e che ci sembrano solo pretesti per eludere la realtà; quelle in cui ci si imbatte troppo spesso e non sono più tali; quelle di cui si è convinti ma di cui non ci si assume la responsabilità. Le debolezze che sarebbe più onesto accettare per capirne la natura e ascoltare il bisogno da cui nascono.

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.Quello ironico.

18 venerdì Lug 2014

Posted by mrosf in Q-uei4

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be in my shoes, boots, determinazione, dilemma., disperazione, pantofole, possibilità, respect, rispetto, scaopa, shoes, stivale

Che poi, io vorrei sapere, ma che avete da correre? Dove andate così di fretta? Che motivo c’è di non guardare dove mettete i piedi?

Io ve li tengo ben protetti d’inverno e ve li orno come gioielli d’estate. E voi? Non avete cura di nulla.

Mettetevi nei miei panni – o come direbbe qualche collega inglese “be in my shoes” – a portare ogni giorno sulle spalle il vostro peso col rischio di spezzarmi la schiena – ops! pardon! – il tacco!

Mettervi un po’ a dieta, no? Evitare strade dissestate, sampietrini e inferriate col tacco dodici, no, eh?

Chilometri e chilometri di vita insieme per sentirmi dire “Ho i piedi a pezzi!” o, se mi si rompe un fianco, gettata nella pattumiera senza esitazione.

E io cosa dovrei dire?

Abbiate pietà di me! Le mie colleghe pantofole sarebbero ben disposte ad ospitarvi. Io sono una scarpa e merito un po’ di rispetto!

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.Quello serio.

30 venerdì Mag 2014

Posted by mrosf in Q-uei4

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Aldo Palazzeschi, conclusione, decisione, determinazione, dilemma., fermezza, inizio, occasione, possibilità

Proviamo ad essere seri per un momento: l’uomo a cui dobbiamo riconoscere il merito di aver usato per la prima volta nella letteratura l’espressione “va a ffanculo” è Aldo Palazzeschi, che la usò in un suo romanzo nel 1953.

Ovviamente le origini sono più antiche, anche se non ben note, e come capita spesso, il corso degli eventi deve aver sortito i suoi effetti anche sul vaffanculo, che nasceva, in senso dispregiativo per esortare ad avere rapporti sessuali anali.

Questo augurio voleva essere umiliante, come tutto ciò che si riferiva al sesso anale, di origine non tanto omofobica, ma come pratica “non naturale”.

Non dimentichiamo, però, che l’omosessualità nell’antica Grecia e nell’antica Roma era considerata pratica comune, e, se in tempi più recenti l’augurio a praticare del sesso anale è diventato un insulto, lo si deve al fatto che si praticava ma in segreto, e un augurio pubblico era un insulto alla “pulizia” personale e dell’animo.

Oggi, fortunatamente, questa intenzione è del tutto scomparsa, anzi, l’uso del vaffanculo a volte è affettuoso o scherzoso, quindi non ci rimane che vedere come il tempo modificherà ancora il significato della parole… chi vivrà andrà!!

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.Quello mai pensato.

23 venerdì Mag 2014

Posted by mrosf in Q-uei4

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alternativa, dilemma., disposizione, emanazione, fracasso, via

Se ti trovi all’estero o inizia a studiare una lingua straniera, l’imprecazione è una delle prime cose che apprendi.

Stranamente è la cosa più semplice da imparare, quella che si cerca, si rincorre e rimane più impressa nella memoria.

Sembra stupido, ma lo trovo giusto, perché conoscere parolacce e imprecazioni in una lingua con cui ci troviamo a fare esperienza è un modo per arricchire i mezzi di difesa che potremmo usare se veniamo attaccati (ovviamente verbalmente) o presi in giro in un paese straniero!

Non avevate mai pensato alla parolaccia come mezzo di difesa, eh?

Ebbene sì, io credo che non sia del tutto sbagliato! Ed è inutile nascondere il proprio sapere adesso, sono certa che molti di voi conoscano l’invito inglese “Fuck you!!” o quello francese sempre molto elegante “Va te faire enculè!!”.

Pochi conosceranno il russo “Otvaly” o l’israeliano “Lech tiezdayen” o la duplice scelta polacca: Vipierdalaj o Spierdalaj…

L’elenco potrebbe continuare ancora (e per questo invito chiunque legga ad arricchirlo nei commenti!), ma in quanti tra voi saprebbero rispondere a dovere ai propri connazionali invitandoli a visitare il tante volte nominato “fanculo” nel proprio dialetto locale?

Non c’è che dire, in italiano, anche se in un dialetto, l’espressione di cui sopra è un invito sempre efficace come dimostrano gli esempi che seguono: “Ma va’ a piallo n’culo” a Firenze; “Va a dà via ‘l cul” a Cremona e in Sardegna è “Bai ‘e fadi codda”.

E’ noto anche il milanese “Va dà via il cù” e assolutamente soddisfacente risultano il “Ma vafancul” napoletano e il “Ma va rumbete u culu v!”siciliano…

Giusto per dirne alcuni.

Adesso tocca a voi, cari lettori: da qualunque zona d’Italia (o del mondo) voi stiate leggendo, vi invito calorosamente a “mandarmi a quel paese” nel vostro dialetto locale (o idioma del paese ospitante!)!

Prometto che non mi offenderò!

 

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.Quello banale.

09 venerdì Mag 2014

Posted by mrosf in Q-uei4

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conclusione, decisione, determinazione, dilemma., inizio, occasione, opportunità, possibilità

 
A volte mi chiedo come sia nato; quale evento o situazione lo abbia scatenato; come si sia affacciata sulle labbra dell’inventore questo geniale gruppo di sillabe che può essere usato in talmente tante occasioni e in talmente tante accezioni di quante crediamo.
Nell’uso tradizionale il vaffanculo – sì, è proprio di lui che stiamo parlando – è un’imprecazione che offende, esprime rabbia, sdegno, può addirittura rompere per sempre dei rapporti, ferire e rendere irreparabili le fratture.
Ma in quanti, tra noi, lo usano anche solamente in modo scherzoso per enfatizzare situazioni già divertenti, sdrammatizzare momenti di imbarazzo; come esclamazione di esaltazione o soddisfazione!?
Il vaffanculo è una parolaccia, d’accordo, e come ogni cosa se abusata può infastidire. Ma in quanti si offendono davvero quando la sentono pronunciare? E in quanti la usano più per insultare che per scherzare?
È notevole quanto la società, con il suo uso, abbia modificato il significato di questa parola. Ed è impressionante quanto poco ce ne rendiamo conto.
Il vaffanculo nasce per schernire ma oggi forse è usato più in modo spensierato che in senso negativo.
Una parolaccia usata più tra amici che tra nemici.
Beh, a quanto pare se si vuole davvero offendere probabilmente è il caso di mettersi nei panni dell’inventore, lasciarsi andare all’istinto, liberarlo per inventare un nuovo concerto di sillabe tanto insolente quanto soddisfacente e divertente,  lontano dall’originale, seppur sempre vero ed efficace ma ormai banale vaffanculo!

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.Quello serio.

25 venerdì Apr 2014

Posted by mrosf in Q-uei4

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decisione, dilemma., disposizione, esplosione, indugio, inquietudine, risolutezza

L’accendino, l’invenzione che permette di portare facilmente dovunque la scoperta che ha cambiato la storia dell’umanità.
Il potere del fuoco nelle mani di chiunque sia in grado di maneggiare quell’oggetto talvolta piccolo.
Un potere di cui la maggior parte tra noi ne fa buon uso, ma c’è anche chi ne è talmente ossessionato da abusarne e bruciare ogni cosa intorno solo per il piacere di vedere ardere e crescere fiamme e fumo.
Eppure il fuoco non è un gioco, non bisognerebbe dimenticarlo, e se ci si scotta, la bruciatura ferisce e ammala e provoca danni anche irreparabili non solo verso noi stessi ma anche verso persone innocenti.
E allora dov’è la consapevolezza?
L’accendino – simpatico, colorato, divertente – non è un soltanto gioco, non è solo un gesto quotidiano, non è solo un misero fuocherello per una sigaretta o, all’occorrenza, una fioca luce nel buio, ma è anche un potere, che come tutti i piccoli e grandi poteri necessita di controllo… 
In quanti se ne dimenticano?

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.Quello Mai Pensato.

18 venerdì Apr 2014

Posted by mrosf in Q-uei4

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alternativa, decisione, dilemma., occasione, opportunità, possibilità, segretezza, sospetto

A questo proprio non ci avevi mai pensato! Certo, a guardarlo indovini subito a cosa possa servire, ma proprio non ti sfiora l’idea che, ad osservarlo bene… è piccolo, tascabile, comodo dovunque, discreto e… sexy!
Sì, forse tu non ci hai mai pensato, ma pare che alcune donne lo usino come sex toy. Pare che ad usarlo frequentemente, sviluppi insolite qualità capaci di “accendere” ben altri fuochi.
Non guardami così sconcertata! Anche io sono rimasta senza parole.
E poi, te lo immagini, questo accendino tra tanti, infilati tutti nell’espositore di un negozio, che se potessero parlare tra loro, se ne starebbero lì a scambiarsi notizie su questa leggenda che li vuole capaci di soddisfare le esigenze di una donna che decide di utilizzarlo come “giochino”: può portarlo dovunque e usarlo all’occorrenza per trovare piacere…
E poi pensa a quando ad una di queste donne di cui sopra si chiede in prestito l’accendino per accendere la sigaretta e lei caccia fuori dalla borsa, sovrappensiero, il suo piccolo amichetto di piacere…
Ehm, senti, lascia stare. Laggiù c’è un tabacchino, vado a comprarlo, che è sempre meglio tenerlo in tasca. Sempre serve!

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.30.

09 mercoledì Apr 2014

Posted by mrosf in duemilaQ

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decisione, determinazione, dilemma., indugio, inizio, inquietudine, occasione, opportunità, possibilità, sicurezza

Le motivazioni, quelle che stimolano gli impulsi, donano energia alle azioni; quelle che bloccano nell’istante immediatamente precedente al salto nel vuoto; quelle che ti trattengono e ti rendono determinato a lottare contro chi vuole costringerti ad andare; quelle che ti spingono a fuggire senza voltarti; quelle che ti ispirano a scrivere un nuovo capitolo della tua vita; quelle per cui tenti fino allo stremo e quelle che ti suggeriscono quando smettere; quelle che ti indicano un’alternativa; quelle che danno una ragione a giorni, azioni e scelte. Quelle apparenti che ti ingannano; quelle forti anche senza un motivo. Che siano passioni, intuizioni o persone, ogni motivazione è ossigeno, desiderio, energia che muove te e il tuo corpo.

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