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Alberto Di Girolamo risponde a bruciapelo!

19 mercoledì Lug 2017

Posted by mrosf in A Bruciapelo

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Alberto Di girolamo, edizioni, Interviste, Le Mezzelane Casa Editrice, libri, poesia, racconti, storie, teatro

di_girolamo

Buon pomeriggio cari lettori,

oggi risponde a bruciapelo Alberto Di Girolamo, autore di “Il treno del successo” e “Storie del secolo breve”, entrambi editi da Le Mezzelane Casa Editrice.

Un luogo, una melodia, un momento della giornata, una persona: chi è la tua musa?

Quello dell’ispirazione è un fenomeno assai complesso, nel quale entrano in gioco il vissuto, le letture fatte, e i racconti sentiti (soprattutto dagli anziani).

Per quello che mi riguarda, hanno un ruolo fondamentale i ricordi di gioventù.

Cosa provi fisicamente durante il processo creativo, dal momento in cui nasce l’idea, al momento della stesura?

L’idea di una storia mi prende all’improvviso, è di passaggio e se non l’afferro subito sarà scalzata da altre. È sempre accompagnata da una specie di esaltazione e dall’urgenza incontenibile di realizzarla, allora scrivo dovunque mi trovo (strada, supermercato, auto – dopo essermi fermato) e su tutto ciò che ho a portata di mano (tovaglioli, scontrini, ricevute, giornali).

Dopo la prima bozza, segue il lavoro di limatura da fare con tranquillità.

La passione per la scrittura è più un dono o una maledizione?

Un dono che bisogna coltivare con continui esercizi di scrittura, onde evitare che diventi una dannazione, quando arriva il momento di dare forma a ciò che vorresti esprimere.

Per info su libro e autore: http://www.lemezzelane.altervista.org/alberto-di-girolamo.html

Per l’acquisto Il treno del successo. Ediz. integrale e
Storie del secolo breve

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.Vecchie case.

16 martedì Dic 2014

Posted by mrosf in A certain shade of me

≈ 2 commenti

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case, case vecchie, mura, pareti, recuperare, restaurare, sedie, storie

Mi piacciono le vecchie case.

Quelle case che raccontano storie attraverso le crepe che segnano i loro muri, dall’alto verso il basso, oppure salendo dal basso fino al cielo.
Quelle che hanno le porte di legno consumato e il colore delle pareti sbiadito;
Mi piace l’odore che emanano, che se chiudi gli occhi ti racconta di tutte le generazioni che le hanno abitate;
Le stanze dal soffitto alto, fredde e gialle, che se tendi l’orecchio ti sembra di ascoltare timide risa goliardiche;
segreti sussurrati in confidenza, intimoriti;
sedie che scricchiolano sotto il peso di madri che coccolano i propri figli…

Mi piacciono quelle case che spuntano ancora qua e là tra palazzi moderni:
Mi ricordano da dove vengo e mi fanno desiderare di tornare indietro a un tempo incontaminato, lento, puro
Mi piacciono tanto che vorrei recuperarle e viverle tutte,
prendermene cura, e tenerle in piedi, proteggerne l’aspetto, perché è da esso che sprigiona il loro essere, il loro fascino, il mistero, il loro passato

E non accetto mai l’idea che nulla possa essere recuperato;
che quelle mura siano tanto marce da non poter essere curate, protette, accudite. Fatte rinascere e poi di nuovo abitate

Case vecchie come persone, rapporti, pensieri.

Amo le vecchie case e non riesco a non smettere di desiderare di restaurarle tutte. Forse come non riesco a mettere un punto a ciò che deve essere chiuso… dentro non si chiude mai del tutto… si assopisce e resta a nutrire quello che ogni giorno divento…

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.Quante storie da narrare in questo viaggio…

04 giovedì Set 2014

Posted by mrosf in A certain shade of me

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bambino, coraggio, la tessitrice, opportunità, racconto, scelta, specchio, storia, storie, strada, treno, via, viaggio

Un viaggio in treno
Troppe vite da raccontare…
Ci sarebbe da impazzire se solo ci volessi provare
Tu vuoi che io narri la tua vita per te
Tu vuoi che la mia mano diventi la tua voce
E non c’è bisogno che tu me lo chieda
E’ sufficiente il tuo sguardo su di me
Mentre tu ti perdi oltre il finestrino
Il tuo silenzio tra tutti gli altri silenzi soffocati dal rumore del treno sulle rotaie
Un viaggio parallelo a quello che tu stai tenendo nella tua mente
E che tu affidi a me
I miei occhi lo colgono
basta un fiore che stai stai portando alla tua destinazione
basta il bambino che ti accompagna e che stringi al petto per proteggerlo
basta il sorriso che scambi col tuo vicino che ti ha regalato una battuta divertente
I miei occhi rimangono incagliati in una sola semplice immagine
E la mia mano racconta di te

Ma se volessi raccontare tutte le storie che ci sono qui
mi sentirei sfinita
Mi proteggo guardando fuori dal finestrino, e aspetto che il paesaggio catturi la mia attenzione
E’ lì che depositerò per il momento tutte le storie che mi hai chiesto di narrare
e le ricamerò lentamente su pagine pregiate, per renderle tutte preziose
Ricamerò trame intriganti dai motivi intensi
marcati
forti
Lascerò su quel manto il sogno di te
E tu potrai ritrovarti come guardassi in uno specchio

Quante storie da narrare in questo viaggio…

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.Sycamore.

02 martedì Set 2014

Posted by mrosf in A certain shade of me

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albero, bambina, canto, canzone, casa, coraggio, donna, musica, nuvole, occhi, opportunità, ragazza, rinascita, scelta, sogno, storie, sycamore, tempo, timore, tramonto, via, voce

Nella brezza che si alza al tramonto, proteggi me sotto la tua ampia chioma.
Chiudo gli occhi se il mio animo abbraccia la tua apprensione per me, e mi abbandono ad un sogno.
Il sogno è fatto di musica, una voce che si alza dal nulla e intona un canto di passione.
Mi sembra di fluttuare, sollevo le braccia e le lascio ondeggiare come serpenti.
Gli occhi si perdono dietro le palpebre, la vista si confonde.
Fuori da qui il tramonto. Dentro di me una danza sensuale. Sopra di me il tuo abbraccio.

Cosa vola nei cieli che ci sovrastano? Quali storie narrano le nuvole che vagano in questo luogo? E quali segreti custodiscono le stelle che sorvegliano gli amanti nella notte?

Il tempo scorrendo dona ritmo alla canzone.
Nel sogno potrei danzare in eterno libera. E tu saresti sempre lì, pronto a vegliare su di me, possente e fiero.
Teneramente, spieresti la mia crescita, ed io mi lascerei guardare – ballerina sensuale – nel gioco che lentamente ha trasformato la bambina ingenua in una ragazza curiosa e timorosa, e che la conduce verso la donna consapevole e decisa.
E tu saresti sempre lì.
La mia casa. Un rifugio. Un luogo nel quale perdersi per ritrovarsi.
Un luogo nel quale perdersi è il desiderio e ritrovarsi la speranza mai tradita.

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